Giuseppe Maria Galileo, specialista derattizzatore, viene incaricato dai militari di dare la caccia al topo Sigfrido - cavia in dotazione a una centrale nucleare - il quale, fuggito dal laboratorio, si è insinuato nelle tubature della centrale, provocando guai. Galileo, che è uomo pacifico, detesta la violenza, e quindi escogita un sistema... indolore per catturare il topo radioattivo: gli offre una compagna e una casetta. Quando lo stratagemma pare sul punto di riuscire, Galileo è lui stesso catapultato, a causa di un incidente, in una vasca di plutonio della centrale. Ne viene estratto radioattivo, quindi a sua volta cavia e oggetto di esperimenti, dai quali, lo libererà avventurosamente la bella "dottoressa 18", fuggendo con lui dall'infernale laboratorio.